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esperimento scientifico

  • Sondaggio quale tra queste tonalità rappresenta meglio per voi IL SOLE?
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  • Dati Sondaggio
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    volodya
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    00 19/02/2008 14:57
    mi è venuta in mente una cosa, quindi apro questo sondaggio, rispondete:
    le risposte degli altri saranno tenute nascoste per non influenzare le nuove.



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    Norma Desmond
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    00 24/02/2008 01:52
    Per me la domanda è una grandissima stronzata.
    Le tonalità assumono un significato grazie alla loro funzionalità, alla relazione che hanno rispetto al tono (e al modo) di impianto. In altri termini, bisogna definire il sistema di riferimento (sdr per chi è persona di cartesiana scienza) e poi giustificare e argomentare le relazioni modulari, tonali. Per fare un esempio, nel tardo romanticismo la modulazione alla quinta armonica era considerata la modulazione al sublime (cfr brahms). la modulazione alla terza armonica è da palestrina in poi l'ordinaria amministrazione. però non ci vuole un gran cervello per capire che la notevelezza dei processi è relativa all'impianto. la tonalità di partenza è spesso scelta per via dell'estensione degli strumenti che si vuole adottare.
    Naturalmente, i vari strumenti si adattano a tonalità diffenrenti. La domanda posta si pone ancor di più come immane minchiata. Tuttavia, si salva per una questione strutturale che certe tonalità sono più centrali e vengono recipite in maniera migliore dal nostro cerebro rispetto ad altre, in particolare il tono di do nelle varianti modali eolia e ionica.
    Comunque sia, è questione di piccolezze, e quanto ho già detto penso che sia sufficientemente esplicativo. [SM=x1481544]
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    volodya
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    00 24/02/2008 02:01
    Re:
    Norma Desmond, 24/02/2008 1.52:

    Per me la domanda è una grandissima stronzata.
    Le tonalità assumono un significato grazie alla loro funzionalità, alla relazione che hanno rispetto al tono (e al modo) di impianto. In altri termini, bisogna definire il sistema di riferimento (sdr per chi è persona di cartesiana scienza) e poi giustificare e argomentare le relazioni modulari, tonali. Per fare un esempio, nel tardo romanticismo la modulazione alla quinta armonica era considerata la modulazione al sublime (cfr brahms). la modulazione alla terza armonica è da palestrina in poi l'ordinaria amministrazione. però non ci vuole un gran cervello per capire che la notevelezza dei processi è relativa all'impianto. la tonalità di partenza è spesso scelta per via dell'estensione degli strumenti che si vuole adottare.
    Naturalmente, i vari strumenti si adattano a tonalità diffenrenti. La domanda posta si pone ancor di più come immane minchiata. Tuttavia, si salva per una questione strutturale che certe tonalità sono più centrali e vengono recipite in maniera migliore dal nostro cerebro rispetto ad altre, in particolare il tono di do nelle varianti modali eolia e ionica.
    Comunque sia, è questione di piccolezze, e quanto ho già detto penso che sia sufficientemente esplicativo. [SM=x1481544]


    non è una minchiata, perchè come puoi vedere c'è una tonalità che prevale sulle altre (forse anche per l'associazione sole-sol...), questo perchè il cervello tende ad effettuare automaticamente delle associazioni sinestetiche tra suono e immagini.
    Poi ogni tonalità ha un suo carattere personalissimo, come aveva ben capito bach nel suo clavicembalo ben temperato.
    ad esempio che so: do minore è spesso utilizzato in modo drammatico, re maggiore è spesso squillante e brillante, ecc...

    [Modificato da volodya 24/02/2008 02:02]



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    Norma Desmond
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    00 24/02/2008 02:45
    Re: Re:
    volodya, 24/02/2008 2.01:


    non è una minchiata, perchè come puoi vedere c'è una tonalità che prevale sulle altre (forse anche per l'associazione sole-sol...), questo perchè il cervello tende ad effettuare automaticamente delle associazioni sinestetiche tra suono e immagini.
    Poi ogni tonalità ha un suo carattere personalissimo, come aveva ben capito bach nel suo clavicembalo ben temperato.
    ad esempio che so: do minore è spesso utilizzato in modo drammatico, re maggiore è spesso squillante e brillante, ecc...




    l'associazione sole-sol non ha alcuna valenza, la denominazione sol alla frequenza e ai derivati in esponenziale base 2 sai bene che è qualcosa di totalmente arbitrario...e non mi fa voglia di riportare la storiella di guido d'arezzo, tanto la conoscerai senz'altro ;)
    Spesso le tonalità sono funzionali agli strumenti che devono suonare e non alla componente musicale intrinseca. Semplice comodità. Mi viene in mente, tanto per fare un esempio, la sonata in do per viola e piano di nino rota, trascritta dallo stesso rota per clarinetto in la e piano...e diventa sonata in re, come per magia.
    Anche la minore è molto drammatico, come do maggiore è molto squillante ("l'attenti" in che tonalità viene suonata, secondo te?...ma anche la trasportassi...who cares?). è questione d'estensione. certi passaggi suonano bene anche in tonalità diatonicamente limitrofe, altri passaggi più estremi (sugli acuti o sui gravi) suonano palesemente in maniera differente a seconda delle tonalità per una questione d'armoniche. Ma ciò non giustifica di poter parlare di una tonalità prevalente sulle altre. si può parlare di una tonalità più o meno adatta a un certo tipo di pezzo, per questioni strutturali specifiche. Il discorso a livello generale trova il tempo che trova nel dire "a che ganzata, sto parlando della tonalità ideale, anche se non ha senso, fa molto yeah!"
    ovviamente senza voler offendere nessuno, dico semplicemente ciò che penso con un pizzico di ironia [SM=g8174]


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    Gutte
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    00 24/02/2008 03:15
    haha sta un po' incazzata la norma ce soir.

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    ValerioScimmia
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    00 24/02/2008 10:46
    certo norma, tutto ciò che dici è giusto. Ma mi sembra anche giusto che il nostro apparato cerebrale, tramite un meccaniscmo che NON CONOSCIAMO, possa fare una associazione del genere sole-sol.
    Volodya magari si è accorto che molte persone intorno a lui facevano questo certo tipo di associazione, e si è chiesto: c'è un rapporto causa effetto tra tonalità-sole?
    Prima di tutto in questi casi si passa ad un censimento. Il sondaggio è lo strumento utilizzato, e non mi sembra così pazzesco. Immagina (non dico che sarà così ma) immagina che ora in questo sondaggio 20 persone votassero una x tonalità e le altre tonalità avessero pochissimi voti. Qualche dubbio associativo verrebbe. Certo un sondaggio di questo tipo non avrebbe alcuna rilevanza scientifica.

    Ma poi che c'entra brahms sublime palestrina con la modulazione di terza boh, questo non c'entra.

    [Modificato da ValerioScimmia 24/02/2008 12:05]
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    Norma Desmond
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    00 24/02/2008 10:48
    Re:
    Gutte, 24/02/2008 3.15:

    haha sta un po' incazzata la norma ce soir.



    hasta siempre l'incazzatura :faccinaconvigorosopugnochiusoanticogestodisinistramentrequellounpòdeglianni20unpòromanoèdastronzioltrechedidestra:
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    volodya
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    00 24/02/2008 14:55
    Non è affatto vero che una tonalità vale l'altra: questo perchè il nostro orecchio percepisce le frequenze in modo diverso (qui c'è tutto un discorso sugli armonici che non faccio), trasportando un brano da una tonalità all'altra si modifica anche il carattere di quel brano.
    sul fatto che sol maggiore si in vantaggio è interessante notare che mozart definiva (solare) questa tonalità.
    sol minore non è drammatica come do minore.
    ogni tonalità ha un proprio carattere che si percepisce in modo diverso, così come il 90% delle persone percepisce qualcosa di triste in un accordo minore e qualcosa di allegro in un accordo maggiore, il perchè accada questo è quasi un mistero.
    addirittura c'era chi diceva che ogni nota ha un suo proprio carattere, e chi diceva che bemollizando un suono lo si addolcisce e diesizzandola la si inasprisce.



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    Gutte
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    00 24/02/2008 15:05
    bah se può aiutarvi in questa diatriba il mio cervello ha ragionato così, votando re maggiore: il mio violino è più squillante di suono e più chiaro, quindi mi dà l'impressione di luce.

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    00 24/02/2008 15:22
    Re:
    volodya, 24/02/2008 14.55:

    Non è affatto vero che una tonalità vale l'altra: questo perchè il nostro orecchio percepisce le frequenze in modo diverso (qui c'è tutto un discorso sugli armonici che non faccio), trasportando un brano da una tonalità all'altra si modifica anche il carattere di quel brano.




    questa mi sembra una affermazione azzardata. Citi qualche testo, linki qualche sito, mi dici qualcosa dove si dimostri in maniera inappellabile che "trasportando un brano da una tonatlità all'altra si modifica il carattere di quel brano"?
    [Modificato da ValerioScimmia 24/02/2008 15:26]
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    ValerioScimmia
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    00 24/02/2008 15:25
    Re:
    volodya, 24/02/2008 14.55:

    c'era chi diceva che ogni nota ha un suo proprio carattere, e chi diceva che bemollizando un suono lo si addolcisce e diesizzandola la si inasprisce.


    c'è chi dice che la terra è piatta

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    Fry.
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    00 24/02/2008 15:28
    beh non è interessante che nessuno abbia votato fa maggiore cum bemolle?
    e poi perchè hai messo solo quella coi bemolli nel sondaggio?
    [Modificato da Fry. 24/02/2008 15:33]
    ----------

    nella mia bocca c'è un party dove vomitano tutti
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    ValerioScimmia
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    00 24/02/2008 15:31
    no, con 11 persone votanti questo sondaggio non vuol dire nulla.
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    volodya
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    00 24/02/2008 15:35
    Re:
    Fry., 24/02/2008 15.28:

    beh non è interessante che nessuno abbia votato fa maggiore cum bemolle?
    e poi perchè hai messo solo quella coi bemolli nel sondaggio?


    secondo me si, certo sarebbe molto interessante se i votanti fossero di più...



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    volodya
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    00 24/02/2008 15:38
    Re: Re:
    ValerioScimmia, 24/02/2008 15.22:




    questa mi sembra una affermazione azzardata. Citi qualche testo, linki qualche sito, mi dici qualcosa dove si dimostri in maniera inappellabile che "trasportando un brano da una tonatlità all'altra si modifica il carattere di quel brano"?




    Rifletti sul fatto che la frequenza non è un'optional: uno stesso brano suonato su uno stesso strumento può regalare sensazioni diverse in diverse tonalità perché le frequenze e le relative armoniche sono diverse, creano pertanto una pasta sonora e dei colori diversi, che impattano in modo diverso con le membrane del nostro orecchio, il quale è collegato al cervello. Quindi così come al tatto la carta vetrata ti dà una sensazione e il velluto un'altra, all'udito frequenze e un timbri diversi provocano sensazioni diverse.



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    Beethoven125
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    00 24/02/2008 16:05
    Sono d'accordo con Volodya, anche secondo me un brano, trasportato in un altra tonalità, cambia carattere.

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    Norma Desmond
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    00 24/02/2008 16:36
    Re: Re: Re:
    volodya, 24/02/2008 15.38:



    Rifletti sul fatto che la frequenza non è un'optional: uno stesso brano suonato su uno stesso strumento può regalare sensazioni diverse in diverse tonalità perché le frequenze e le relative armoniche sono diverse [...]



    Rifletti sul fatto che le diverse intonazioni degli strumenti non è un optional: uno stesso brano suonato con strumenti della solita famiglia (flauti, clarinetti, trombe, etc...) solitamente perde carattere perché la tonalità scelta viene pensata per la gamma di quello strumento e nelle note in cui questi suona meglio. Sono queste differenti intonazioni che fanno la differenza, anche perché gli strumenti traspositori suonano in una tonalità che non è quella reale. La tonalità si adatta al pezzo che bisogna suonare, dipende da delle variabili, per tanto è relativa e non esiste una tonalità assolutamente migliore. Per quanto riguarda mozart, pensava al sol come tonalità solare perché scriveva quasi sempre per strumenti in do (la tecnica strumentale di quei tempi non permetteva eccessivi virtuosismi su molti strumenti ancora mal temperati) e il sol rappresenta la terza armonica di do. non penso ci siano da cercare altre spiegazioni. Inoltre il forum linkato dalla scimmia è bellissimo [SM=g8291]

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    ValerioScimmia
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    00 24/02/2008 19:31
    come no volodya membrana cervello e cambia carattere. Su, non diciamo cazzate.
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    Mr.Creosote
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    00 24/02/2008 20:18
    Bravo Scimmia!

    volodya, ma quali garanzie e quali protocolli avresti adottato per organizzare l'esperimento? A mio parere andrebbe strutturato in tutt'altra maniera.

    Si fanno ascoltare gli accordi ad un gruppo di persone che non sanno nulla di armonia e si chiede quale accordo ricorda loro il sole.
    Poi si fa la stessa cosa con un gruppo di musicisti.
    Si confrontano i dati.

    Per evitare equivoci ed influenze dovute all'associazione sol - sole, che potrebbe presentarsi in chi parla italiano, francese o altra lingua in cui le note si chiamano come da noi e il sole ha la stessa radice etimologica, si ripete la prova con anglofoni o altri e si confrontano nuovamente i dati.
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    ValerioScimmia
    Post: 142
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    00 24/02/2008 20:21
    creosote, sei stato assolutamente perfetto.
1