ciao cilli, e un saluto a tutti
a quanto già scritto da voi, aggiungo copincollando da di là
L'esecuzione del 1952 della sonata di Prokofev op. 94 fu già un notevole biglietto da visita (per Gazzelloni), in quanto tale brano, scritto originariamente nel 1943 dal grande compositore russo per flauto, pur avendo avuto una "prima" eccellente nel medesimo anno con flautista Charkowsky e Sviatoslav Richter al pianoforte, per la eccezionale difficoltà non aveva trovato altri flautisti capaci di eseguirla, uscendo quindi ancor prima dì entrarvi, dal repertorio flautistico.
Una colossale mistificazione seguì nel momento in cui David Oistrakh interessandosene aveva chiesto a Prokofev di adattarla per violino, versione in cui tale lavoro trovò invece immediata e plauditissima diffusione.
Addirittura il numero dì opera fu invertito, ed ancora oggi è questa la catalogazione: Op. 94a la versione per violino, 94b quella per flauto! Sostanzialmente l'esecuzione del Maestro (Gazzelloni) a Darmstadt, che fu la "prima" per la Germania, ricollocò nella giusta prospettiva questa bellissima sonata, e nello stesso tempo mostrò le potenzialità sonore ed estetiche del flauto.
(da un articolo di Paolo Totti apparso sul numero 34 di falaut, luglio-settembre 2007)
in pdf ho solo la parte del flauto... sì, decisamente difficile
per l'analisi, dovrei cercare...
[Modificato da joachim 22/01/2008 08:06]